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L’urgenza di educare ad abitare il mondo creando un’alleanza con la natura unisce i due ordini di scuola. Sappiamo ormai quanto l’ambiente con il quale il bambino viene a contatto fin dalla sua nascita, nel contempo naturale e culturale, gioca un ruolo fondamentale per la sua crescita e quanto viene a perdersi nei preadolescenti, immersi in una realtà virtuale e digitale. Infatti la relazione che si vuole intessere in questo caso con la natura non può essere solo virtuale, come sempre più spesso accade, ma deve coinvolgere il corpo, i sensi, perché possa dirsi vera esperienza. Il punto di partenza è la condivisione di esperienze e riflessioni per poter ragionare insieme su quale significato abbia l’educazione in natura. Ci piace pensare che questo incontro abbia creato una magica alleanza, una significativa esperienza di continuità. Come rito di passaggio di testimone ci sono venuti in aiuto gli alberi. Gli alberi son stati sia spettatori che protagonisti di quest’incontro. I piccoli di prima erano attenti, propositivi e affascinati dalle storie, i giochi e gli interventi coinvolgenti dei preadolescenti di terza E che si muovevano con disinvoltura nel cerchio sul tappeto verde. Come compito autentico e mission orientativa i ragazzi di terza avevano dovuto preparare quest’uscita. Si sono riscoperti botanici e con la vocazione per insegnare ed animare; non è poco per chi deve scegliere la scuola superiore. Ognuno di loro si è rispecchiato in un tipo di albero. Un “ego in eco”. Il tutto si è concluso con il dono ad ogni bimbo di prima, di una ghianda, simbolo di promessa, speranza e bella notizia che è presente in ogni essere umano. L’educazione in natura, o outdoor education, è aperta a un ampio ventaglio di possibilità, tutte che privilegiano l’ambiente esterno come contesto educativo e valorizzano un approccio esperienziale all’apprendimento, favorendo una crescita degli alunni non solo cognitiva ma anche emotiva, fisica e relazionale. Le esperienze in comune che i bimbi di prima di Ilaria Gobbi e i preadolescenti di terza media di Simona Donati hanno potuto vivere è sintetizzato nel Manifesto per l’educazione in natura, in dieci incisivi punti:

VIVI nel momento presente; nell’avventura; nella natura incontaminata; nella comunità educante. ACCOGLI la varietà; le stagioni; l’imprevisto; gli errori. EMOZIONATI con le piccole cose; con lo scorrere delle stagioni; con la gioia di vivere; con tutto ciò che sei. FIDATI di te stesso; della natura; degli altri; del tuo istinto. GIOCA selvaggio; sporcandoti; emozionandoti; con gli altri. RALLENTA le tue giornate; al ritmo della natura; al tempo dell’incontro; al tuo ritmo. SCOPRI il tuo mondo; i tesori della terra; i limiti; i tuoi talenti. RISCHIA per sbagliare e imparare; per misurarti nell’ambiente; per crescere insieme; per sfidare te stesso. AGISCI libero; consapevole; vivace; leggero. Queste sono competenze che saranno per loro utili nella vita.

                                                                                                                                                 ….E GLI ALBERI LO SANNO!!

7/11/22 – La classe 1 A della Scuola Primaria di Carpignola e la 3 E della Scuola Secondaria di primo grado ”E.Filippini” si incontrano al Parco delle Querce accompagnati da Ilaria Gobbi, Laura Gallotta, Alex Celli, Lucia Nicolini, Simona Donati e Chiara Miceli

   

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