23/5/23 ore 21,00 - biblioteca di Cattolica. Un vuoto pieno di versi e note. LETTURE SONORE della classe 3 E della Scuola secondaria di primo grado E. Filippini ed i loro prof. Simona Donati e Sandro Marcheggiani è stato uno degli appuntamenti della settimana di FareArte. Lo stimolo fornito dal concetto “pieno e vuoto” della storia scritta da Cristina Bellemo è stato veramente fecondo di idee e si è trasformato in poesia e musica. I preadolescenti hanno molto da dire e da dare. Spesso sono pieni di parole che rimangono senza voce, a volte sono vuoti di parole, perché preferiscono il silenzio o non esprimersi per pudore, per paura di non essere abbastanza, di essere giudicati o semplicemente perché non trovano chi li ascolta. La poesia è una luce potente, ma delicata e può essere utile a tale scopo. Può diventare quella mano tesa che li aiuta a cercare la loro strada nel mondo, perché è sguardo attento, esercizio di silenzio, palestra di parole, orecchio che ascolta. Da piccoli forse ci avevano giocato a “sacco pieno e sacco vuoto”. Oggi in un’epoca piena di stimoli spesso vuoti di valori che tende al metaverso festeggiamo il trionfo del verso. Più volte questi ragazzi ci fanno capire che si sentono in cambiamento, non si piacciono nel loro corpo, non sanno più chi sono, non si riconoscono più. Di ciò che sono stati fino a ieri non sanno cosa portarsi e non hanno idea di come diventare quello che sentono di voler essere. Nel viaggio emotivo dalla lettura alla letteratura, nel laboratorio di poesia, nelle varie top (laboratorio di lettura), nelle conversazioni (salotti filosofici), nei testi e nel laboratorio di musica hanno trovato le parole e le note. Così sono arrivati a produrre, a scrivere, a cantare e a suonare. Si è creata una magica e intima atmosfera nel polivalente grazie ad un pubblico attento, coinvolto e commosso nel cogliere ed accogliere gli elementi del mondo di questi preadolescenti. La serata si è conclusa tra gli applausi sentiti e calorosi delle persone che se andavano “canticchiando le poesie” che grazie al prof. di musica Sandro Marcheggiani son diventate canzoni, melodie e ritmi dal sapore di pieno e di vuoto.
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